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Co-sleeping: vantaggi e benefici

24/10/2024

Uno dei primi a sostenere questa pratica è stato l’antropologo James McKenna, esperto di co-sleeping. Secondo McKenna, il neonato, alla nascita, è neurologicamente immaturo e totalmente dipendente dalla madre. Il contatto con la madre innesca cambiamenti positivi nel neonato, influenzando la respirazione, la termoregolazione, la pressione sanguigna e riducendo lo stress. L’idea che i bambini debbano dormire da soli sarebbe quindi più una convenzione sociale che una necessità biologica.

Anche studiosi come la dottoressa Margot Sunderland, del Center for Mental Health di Londra, hanno dimostrato che dormire accanto al proprio bambino può rafforzare il legame genitore-figlio, influenzare positivamente la crescita e migliorare il benessere psicofisico di tutta la famiglia.

Sempre più famiglie in tutto il mondo stanno adottando la pratica del co-sleeping, e la tendenza è in continua crescita. Tuttavia, per beneficiare appieno di questa pratica, è importante prendere alcune precauzioni, come utilizzare un riduttore per garantire che il bambino sia raccolto e protetto, e assicurarsi che il letto sia sicuro. Ricordate che ciò che funziona per una famiglia potrebbe non essere ideale per un'altra, quindi è essenziale valutare i pro e i contro.

Pro e contro del co-sleeping

Pro:
Alcuni genitori apprezzano l’intimità del co-sleeping, vedendolo come un modo per recuperare il contatto fisico dopo una giornata lontano da casa.
Il co-sleeping facilita l’allattamento durante la notte, sia al seno che al biberon. Molte mamme riescono a nutrire il bambino senza svegliarsi del tutto.
Offrire al bambino la possibilità di stare vicino alla mamma durante la notte può contribuire, paradossalmente, a renderlo più indipendente in futuro.

Contro:
Alcuni genitori trovano difficile rilassarsi e dormire con un neonato nel letto.
Tenere il bambino vicino durante la notte può aumentare i risvegli notturni e le richieste di essere allattato.
Alcune coppie lamentano un calo del desiderio sessuale, mentre altre affermano di essere diventate più creative nel ricavarsi momenti di intimità.
Alternative al co-sleeping:
Se il co-sleeping non vi sembra la soluzione adatta, è comunque consigliabile tenere la culla o il lettino del bambino vicino al letto dei genitori, almeno durante i primi mesi di vita. In questo modo, si garantisce comunque un contatto ravvicinato con la mamma, che può essere rassicurante per il bambino e per i genitori.

photo credits: Torben Conrad
#co-sleeping #sonno #sicurezza #neonato